Cammino dei Ventimiglia


Il Cammino dei Ventimiglia
da Geraci Siculo a Castelbuono nel grande feudo madonita.

Breve viaggio da Geraci Siculo a Castelbuono lungo le testimonianze della nobile famiglia dei Ventimiglia. Il cammino si muove lungo i rifugi della religiosità che accoglievano viandanti e fedeli nella maestosa cornice della natura madonita: la chiesa di San Cusimano, dedicata in realtà ai santi Cosma e Damiano, e la chiesa di Santa Maria della Cava, entrambe di epoca medievale. A proposito di quest’ultima, si racconta che una tela dell’Annunciazione, allora custodita nella chiesa, fu portata in processione per le vie di Geraci estinguendo l’epidemia di colera che flagellava il paese. 
 
Tra il XIII e il XV secolo il territorio delle Madonie era un grande feudo, quasi uno stato autonomo, nelle mani di uno dei più potenti casati della storia siciliana, quello dei Ventimiglia. Inizialmente essi eressero a centro di potere Geraci Siculo, abbarbicato col suo castello a 1000 metri di altitudine. Successivamente quel ruolo venne ricoperto da Castelbuono che, grazie alla posizione collinare e ad un clima più mite venne eletta a nuova residenza dei Ventimiglia che vi edificarono un nuovo castello.

Il Cammino dei Ventimiglia,  si propone di unire i due centri che nel medio evo furono il fulcro della grande contea muovendo, da Geraci Siculo a Castelbuono, lungo i rifugi della religiosità che accoglievano viandanti e fedeli nella maestosa cornice della natura madonita: la chiesa di San Cosimano (dedicata in realtà ai santi Cosma e Damiano), e la chiesa di Santa Maria della Cava, entrambe di epoca medievale. A proposito di quest’ultima, si racconta che una tela dell’Annunciazione, allora custodita nella chiesa, fu portata in processione per le vie di Geraci estinguendo l’epidemia di colera che flagellava il paese. 
Il Cammino attraversa alcuni degli angoli più suggestivi e di alto pregio naturalistico che il Parco delle Madonie custodisce: la Valle dei Mulini, il torrente Vicaretto, i fitti boschi del versante occidentale del massiccio del Carbonara.

L’evento rientra tra “Le Vie Sacre Sicilia”, un progetto che intende valorizzare i cammini e le vie sacre legate alle vite dei santi e beati siciliani e ai pellegrinaggi che videro viandanti e fedeli percorrere in lungo e in largo l’isola nella storia.

L’itinerario, in due tappe, si snoda per saliscendi, lungo sentieri, stradelle forestali e pascoli, tra 700 e 1000 metri di quota sul livello del mare, toccando un’altezza massima di circa 1200 metri e minima di 420 metri (all’arrivo a Castelbuono). Il percorso è da considerare di difficoltà alta. Si prevedono circa 8-10 ore complessive di cammino escluse soste, con un dislivello di circa 800 metri in salita, e una lunghezza di 25 km.

Info:  Cooperativa Silene – Eduardo Di Trapani  392 650 2214 – Mail : eduardo@silenecoop.org. Kakkabe Trekking  – Giuseppe Geraci   339 200 98 57 Mail : kakkabetrekking@libero.it

1 Tappa: GERACI SICULO – CHIESA DELL’ANNUNZIATA
GERACI SICULO – PIANO FIDUCIA - SAN COSIMANO – SCALETTA D’ALFANO – BOSCO CAVA – CHIESA DELL’ANNUNZIATA
Tempo di percorrenza: 4 ore
Dislivello: +270m / -700m
Lunghezza del percorso: 10 km
Difficoltà: media (gli ultimi 4 km constano di un dislivello negativo di 500 metri)


2 Tappa: DOMENICA 18 SETTEMBRE.
CHIESA DELL’ANNUNZIATA – CASTELBUONO
CHIESA DELL’ANNUNZIATA – PIZZO VERDE – VICARETTO – ROCCHE DI GONATO – EREMO DI LICCIA – SAN GUGLIELMO - CASTELBUONO
Tempo di percorrenza: 5-6 ore
Dislivello: +580m / -846m
Lunghezza del percorso: 15 km circa